AGbD Associazione Sindrome di Down Onlus | T +39 045 8700980 | agbdvr@agbdverona.org

Lo sport, specchio della società, rappresenta un momento cruciale di formazione fisica, psicologica ed emotiva. Questo lo rende un diritto sancito dall’articolo 31 della Convenzione ONU del 1989 sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Ma come può lo sport essere un veicolo di inclusività, superando barriere mentali e fisiche?

Manifesto IMAS: L’Inclusione come Valore Fondamentale

Il Manifesto IMAS (International Mixed Ability Sports) si propone di diffondere un modello sportivo inclusivo, dove persone con e senza disabilità giocano insieme, promuovendo l’uguaglianza delle opportunità. Questo approccio sfida la concezione della disabilità come ostacolo insormontabile, evidenziando come le barriere siano spesso mentali più che fisiche.

Per maggiori informazioni e per firmare il manifesto

Esperienze di Inclusione nel Territorio

Grizzly Lessinia Basket: Un Esempio di Coesione

Nel 2016, tre allenatori del Grizzly Lessinia Basket hanno creato un team di 5 atleti con sindrome di Down, integrandoli con i ragazzi della categoria UNDER 13. Fabio Bianchi, uno degli allenatori, racconta: “Applichiamo le regole classiche del basket, senza adattamenti. Questo ha portato alla creazione di un gruppo coeso che rispetta i ritmi di tutti i componenti, dimostrando che la collaborazione e l’aiuto sono fondamentali nel gioco di squadra.”

Flik Ballet di Cerea: Hip Hop per Tutti

Alla Flik Ballet di Cerea, Ester, una bambina di 9 anni, ha trovato il suo posto nel gruppo di Hip Hop. Aurora, insegnante, spiega: “L’esperienza è stata positiva. Abbiamo superato le difficoltà con il dialogo e momenti di confronto sul tema della diversità. Questo ha portato a una maggiore armonia e collaborazione tra le bambine, che ora si aiutano e lavorano insieme trovando autonomamente strategie sempre efficaci.”

Karate CSKS di Cerea: Minininja Inclusivi

La scuola di Karate CSKS di Cerea ha inserito Lidia, 5 anni, nel gruppo “MINININJA”, composto da 16 bambini dai 4 ai 6 anni. Nicola e Romina, istruttori, raccontano: “L’inserimento da settembre a maggio è avvenuto anche grazie alla relazione con i terapisti di AGBD e con la famiglia, soggetti sempre pronti a dialogare e ad accompagnare noi allenatori nei piccoli aggiustamenti per i suoi bisogni specifici. La CSKS, dal canto suo, ha messo in campo la totale disponibilità e la flessibilità nonché la capacità di ascolto dei bisogni di tutti i suoi bambini perseguendo tutti gli obiettivi che il corso si proponeva. Il gruppo, dopo un primo normale periodo di assestamento e reciproca conoscenza, è migliorato nel tempo e l’interazione anche con Lidia è stata sempre spontanea mostrando vera complicità senza distinzioni.”

Conclusione: Verso una Società più Equa e Solidale

L’approccio Mixed Ability dimostra che è possibile creare comunità sportive accoglienti e stimolanti, dove ogni individuo può esprimere il proprio talento. Le esperienze delle società sportive locali evidenziano come, con impegno, dialogo e apertura mentale, sia possibile superare le barriere che limitano la partecipazione delle persone con disabilità nello sport. Sostenere e diffondere questo modello inclusivo è un passo fondamentale verso una società più equa e solidale, in cui ogni individuo può realizzare il proprio potenziale attraverso l’attività sportiva.

Il 4 maggio è stata una data speciale per la nostra associazione, poiché ha segnato il 40° anniversario dalla sua fondazione. Quel giorno, nel lontano 29 maggio 1984, nacque la nostra importante realtà che oggi si è trasformata in un centro di riabilitazione accreditato in regione veneto ed è punto di riferimento per oltre 150 famiglie.

Da allora, abbiamo lavorato instancabilmente per supportare e assistere i bambini con sindrome di Down offrendo servizi di alta qualità e promuovendo l’inclusione e la valorizzazione di ogni individuo.

Negli anni AGBD ha visto una crescita significativa, ampliando le proprie attività e ottenendo l’accreditamento istituzionale come centro sanitario per la presa in carico e la riabilitazione delle patologie genetiche rare. La nostra missione va oltre la maggiore età, con progetti che mirano a offrire una vita autonoma e indipendente alle persone con trisomia 21.

A Villa Ca Vendri, il 4 maggio, sono accorse centinaia di persone che tra musica, risate e interventi di grande ispirazione hanno reso questo evento indimenticabile a coronamento di un percorso che non smette di darci soddisfazione e nuova linfa per continuare nella nostra missione.

Il programma del pomeriggio, condotto da Angela Booloni,  si è aperto con il concerto del pianista Andrea Speri nel gruppo “Andrea Speri & Friends”. Un momento di grande emozione ma anche la celebrazione di un talento, quello di Andrea, che negli anni ha trovato la sua massima espressione nella musica.

Ricordiamo con piacere l’intervento di Martina Fuga, presidente di COORDOWN e ospite il 4 Maggio per la presentazione del suo nuovo libro: DICIOTTO. In questa sede ha voluto sottolineare l’importanza di difendere i diritti acquisiti e di lavorare per una reale inclusione nel mondo del lavoro, sull’autonomia abitativa ma anche affettiva.

Anche il presidente di AGBD, Alberto Maculan, ha ripreso questi concetti e rafforzato la spinta di Agbd ad operare su questi fronti con costanza: 

“l’impegno dell’associazione non diminuirà nei prossimi anni, ma anzi aumenterà per supportare e far crescere i ragazzi con nuovi progetti volti all’inclusione e all’autonomia”.

Molte le autorità, regionali, provinciali e comunali presenti e i sostenitori che hanno voluto ancora una volta supportarci con la propria fiducia e l’incoraggiamento a continuare su questo nostro percorso, tra tutti ricordiamo con orgoglio anche il videomessaggio di vicinanza ricevuto dalla ministra per la disabilità Alessandra Locatelli.

Non sono poi mancati ringraziamenti e omaggi a tutti coloro che in questi 40 anni hanno preso parte al nostro cammino costituendone una grande storia.

Nella sala stampa dell’importante evento vinicolo Vinitaly, si è tenuto un momento speciale di inclusione e professionalità grazie alla partecipazione dei ragazzi di AGBD con il progetto Apen’Down. I giovani hanno gestito lo spazio caffè e aperitivi con grande divertimento e competenza, dimostrando di poter essere parte integrante di una realtà lavorativa.

La presenza dei ragazzi di AGBD al Vinitaly ha suscitato un grande interesse mediatico, con servizi nei principali telegiornali nazionali che hanno raccontato la loro esperienza e il loro impegno nell’integrazione lavorativa. Questo ha rappresentato una spinta significativa al progetto di integrazione lavorativa su cui AGBD sta investendo grandi energie.

Il tema dell’integrazione lavorativa è di grandissima attualità e il progetto Apen’Down si sta muovendo con grandi soddisfazioni verso il traguardo di offrire opportunità concrete e valorizzanti ai ragazzi con sindrome di Down. La partecipazione al Vinitaly non è stata solo un’occasione di visibilità, ma anche un momento di crescita personale e professionale per i ragazzi coinvolti.

Il progetto Apen’Down è un esempio di come sia possibile realizzare sogni e obiettivi concreti nel campo dell’integrazione lavorativa, offrendo ai ragazzi la possibilità di esprimere le proprie capacità e talenti.

L’iniziativa al Vinitaly è stata solo un passo nel percorso di crescita e valorizzazione dei ragazzi, ma ha rappresentato un importante traguardo che ha aperto nuove prospettive e possibilità per il futuro. Un esempio di come la diversità possa essere un valore aggiunto e di come l’inclusione sia fondamentale per una società più solidale e accogliente.